Ci eravamo promessi di tornare. E siamo tornati.
Per due giorni, stavolta. Mentre nell'edizione 2013 abbiamo potuto restare in quel di Este solo per il sabato.
Che dire? Nonostante le dimensioni minime, la manifestazione ha dei punti di forza notevoli, primo fra tutti l'impegno dei ragazzi che ci mettono non solo il cuore, ma anche tanta passione.
Interessante, nella mattina di sabato, il coinvolgimento di alcune scolaresche, alle quali sono stati introdotti i "temi dei giochi" attraverso la lettura di alcuni brani della più importante letteratura inglese, cogliendo così degli interessanti spunti da Shakespeare, DeFoe, Swift, Stoker e molti altri, come trait-d'union con Perudo, i Coloni di Catan e così via.
Abbiamo incontrato nuovi amici, abbiamo ricevuto la solita carriolata di complimenti e abbiamo anche trovato il tempo di sfidare il vincitore del torneo di Perudo per fargli un interessante esempio di come si gioca davvero.
Sarebbe bello tornare nel 2015. Chi vivrà vedrà.