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VPM - Aggiornamento del 13 ottobre 2015

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Domenica torneo, entro mercoledì sito aggiornato. Una buona media, ma posso anche migliorare.

L'aggiornamento del VPM a seguito del torneo di domenica 11 ottobre offre qualche spunto di riflessione e mi permette di chiarire un dettaglio tecnico, che forse ho già accennato in un articolo precedente, ma ripetersi un po' non fa male, specie quando si toccano dei temi di natura particolarmente "tecnica".

Su come i VPM "over 2000" siano destinati a scendere mi sono già espresso, quindi passerei senz'altro al dettaglio tecnico di cui accennavo.

Dopo i primi tre anni di vita di VT, lo "zoccolo duro" degli appassionati ha un punteggio VPM che non solo ne delinea la forza di gioco, ma testimonia anche la frequenza di partecipazione. Mi piace ricordare che i tornei di VT hanno soprattutto un importante ingrediente di socializzazione a completamento del successo della ricetta. Pertanto ho voluto, nel primo periodo di sperimentazione, premiare con un bonus i giocatori più assidui.

A questo punto, però, mi si apre un problema rispetto alle "New Entry". Quando arriva un giocatore al suo primo torneo (e mi auguro che questo accada il più spesso possibile) come posso valutare la sua forza di gioco?

Ispirandomi alla gestione scacchistica del punteggio ELO, per il quale a un nuovo giocatore si assegna un valore a forfait di 1300 punti, ho deciso di assegnare a ogni esordiente il VPM medio dei partecipanti al torneo, escludendo quelli sopra i 2000 punti.

Nei tornei giocati fin qui questo valore è stato compreso tra i 700 e i 720 (uno scarto insignificante) e, nella maggior parte dei casi si è rivelato assolutamente in linea con la prestazione poi effettivamente realizzata. Verificate, nello schema sopra riportato, i risultati di Chiara Ceron e Lorenzo Pedricelli: 12 punti attesi, 12 punti realizzati.

Ancora metterei in evidenza il buon risultato di Luca Gadda (che fra non molto inizierà a mietere vittime importanti, statene certi) e Michele Servalli, unico tra gli "over 1000" a guadagnare qualche punto.

Ora mi si apre un ulteriore argomento di riflessione. Gli assenti.

Negli scacchi, se non giochi il tuo ELO resta invariato. E diciamo che come concetto è senz'altro condivisibile.

Ma nel piccolo (molto, troppo, piccolo) contesto di Vege tables si rischia di avere qualche giocatore che, latitando dai tornei, mantenga una valutazione tropo alta rispetto alla realtà dei fatti.

Sto quindi meditando di attivare un sistema di valutazione delle assenze, che funzionerà solo per un periodo prestabilito e solo per i giocatori che hanno un VPM (poniamo) maggiore di 1500. Questo comporterà un'accelerazione nel raggiungere il "punto di stabilità" delle valutazioni e, nel complesso, se ne avrà un generale beneficio.

Ma ci devo ancora ragionare.

Stay tuned, folks.