La gestione del pozzo comune è sicuramente la chiave strategica più interessante di questa variante.
Sappiamo che, al proprio turno, si possono giocare tutte le carte che si ritiene opportuno: se le giochiamo tutte si vince la manche e si ottengono i relativi punti, altrimenti dovremo ripristinare le carte in mano a undici, pescando dal pozzo tante carte quante ne abbiamo giocate.
Il pozzo è visibile ai giocatori e le carte devono essere pescate nell'ordine in cui si presentano (il mazziere le dispone leggermente sovrapposte proprio per non lasciare spazio a dubbi sull'ordine di prelevamento).
Faccio un piccolo esempio.
Qui potete vedere che il giocatore ha posizionato il 6 verde, il 7 verde e il 6 nero.
Prima di passare il gioco all'avversario deve raccogliere le prime tre carte del pozzo comune, che nell'immagine sono leggermente spostate a destra.
Quando il pozzo comune si esaurisce, il mazziere lo ripristina scoprendo altre dieci carte dal mazzo.
ATTENZIONE: se un giocatore posiziona più carte di quelle che sono rimaste nel pozzo comune, per tornare ad avere undici carte in mano deve
- raccogliere tutte le carte rimaste nel pozo comune
- farsi consegnare dal mazziere tante carte COPERTE quante ne servono per completare la mano
quindi il mazziere finisce di posizionare le dieci carte del pozzo comune tenendo conto di quante ne ha già consegnate al giocatore.
Quindi, se nel pozzo comune fossero rimaste due carte e il giocatore ne posiziona cinque, quando terminerà la mano prenderà entrambe le carte del pozzo e ne riceverà tre al buio dal mazziere, il quale continuerà scoprendo SETTE carte per il pozzo comune.